martedì 30 settembre 2014

Osvaldo, dallo scetticismo iniziale ad un nuovo leader



Alzi la mano chi si sarebbe aspettato un inizio di stagione così. Siate sinceri. Credo due o tre tifosi al massimo.
Arrivato a Milano in tenuta rock'n'roll con tanto di chitarra al collo e camicia hippie, Osvaldo creò tanto scetticismo tra gli addetti ai lavori e tra i tifosi nerazzurri: "E' una testa calda", si diceva; "Al Southampton ha fallito miseramente, così come nei sei mesi alla Juve" aggiungevano i maligni, oppure, in tanti, sostenevano che il suo caratteraccio avrebbe cozzato con gli altri ragazzi presenti nel nostro spogliatoio. E invece no: almeno, per il momento, è lui il leader silenzioso del gruppo, che anche nella disfatta contro il Cagliari è stato l'ultimo a mollare. Dal suo arrivo ha segnato 5 gol in 8 apparizioni e nemmeno tutte da titolare. Che sia definitivamente cambiato? Questo non lo possiamo sapere, ma sicuramente qualcosa nella sua testa è scattato, forse la piena fiducia nei suoi confronti da parte di Mazzarri, che lo ha ottenuto dopo averlo seguito per tre anni [spero di fargli fare la sua miglior stagione della carriera, disse Walter ai margini della presentazione del calciatore], o anche il sentirsi parte integrante e fondamentale del progetto "rinascita" nerazzurra attuato dal Presidente Thohir. Tutte supposizioni, ma la realtà, al momento, è una sola: non Vidic, non Medel, non Ranocchia, il vero leader - silenzioso - è Pablo Daniel Osvaldo.

lunedì 29 settembre 2014

Post Cagliari, Thohir arrabbiato e deluso: subito un summit societario.


Ci eravamo chiesti tutti cosa indusse Thohir a non esultare nemmeno dopo il gol del pareggio di Osvaldo: ecco, il motivo è spiegato stamane tra le colonne della Gazzetta dello Sport. La rosea parla di un Erick Thohir amareggiato sin dai primi minuti per l'atteggiamento sbagliato della sua squadra in campo. Questo suo malessere è aumentato con il passare dei minuti, colpa anche dell'assurda espulsione di Nagatomo e i 4 gol presi alla fine dei primi 45 minuti.

domenica 28 settembre 2014

Cronaca di una Caporetto: Inter - Cagliari 1-4



Siamo sinceri, nessuno, neppure nei peggiori incubi avrebbe ipotizzato ad una partita di questo tipo e con questo risultato finale. I presupposti per un passo falso c'erano tutti: squadra un po' troppo sopravvalutata da tutti, le famose tre vittorie di fila che a Mazzarri non sono mai riuscite in nerazzurro, il vistoso calo fisico visto nel secondo tempo del match con l'Atalanta e anche perché no, anche un po' di sana scaramanzia, visto che il Cagliari, negli ultimi anni, non è stato proprio uno sparring partner ideale.

Prematch: Inter - Cagliari


Provaci di nuovo, Maz: da quando è allenatore dell'Inter, Mazzarri non ha mai centrato tre vittorie di fila casalinghe [e a dirla tutta nemmeno in generale] e oggi, è l'occasione - l'ennesima - per riuscirci; incredibile come i nerazzurri non riescano ad inanellare una serie positiva di quel tipo dall'autunno 2012, quando sulla panchina sedeva Andrea Stramaccioni: Fiorentina, Catania e Sampdoria le vittime nerazzurre che fecero da antipasto alla grande prestazione dello Juventus Stadium. Da quel giorno un crollo verticale e allora ecco che oggi l'occasione è ghiotta, arriva il Cagliari di Zdenek Zeman, fanalino di coda, ma ostacolo da non sottovalutare assolutamente.

venerdì 26 settembre 2014

Bild: "L'Inter sulle tracce di un forte portiere..."


Fari puntati sulla Bundesliga: da quanto riportato dal quotidiano tedesco Bild, l'Inter starebbe monitorando da tempo l'estremo difensore dell'Eintracht Frankfurt Kevin Trapp.
Giovane portiere, classe 1990, titolare della squadra tedesca, risulta molto interessante - oltre per le sue doti - per la sua situazione contrattuale: il giocatore ha scadenza giugno 2016, ma esisterebbe una clausola che permetterebbe a Trapp di lasciare il club nella prossima estate per "soli" 4 milioni di euro.
Da registrare sul giocatore l'interesse anche di altre - tante - squadre, quali Borussia Dortmund, Napoli e Wolfsburg. Insomma, la caccia è aperta.

Parla Thohir: "Competeremo con la Juve. Top Player? Meglio...."


Il quotidiano "La Stampa" di oggi, propone una ampia intervista al Presidente Erick Thohir riguardo le tematiche riguardo l'attualità della società nerazzurra. 
Tanti spunti interessanti legati a mercato, merchandising e strategie future per lo stadio e per colmare il gap con le altre big italiane ed europee.
Il Presidente ha anche parole di elogio per il calore dei tifosi interisti:"Quando sono a Washington e vado a trovare i ragazzi della mia squadra, i DC United, giro tranquillamente in jeans e maglietta, c'è chi mi riconosce e chi no. Da voi i tifosi sono scatenati, non posso uscire che mi circondano. Sono diventato più italiano, mangio più pasta e ho preso anche qualche chilo". 


giovedì 25 settembre 2014

L'Inter saluta Ivan Ramiro Cordoba


Ebbene sì, dopo 14 anni di onorato servizio, l'Inter decide di risolvere consensualmente il contratto che legava Ivan Ramiro Cordoba ai colori nerazzurri.
Da un paio d'anni era passato dalle battaglie in campo al ruolo di Team Manager, ma in ambienti interisti, erano mesi che si vociferava di questa possibile separazione da Café Colombia e da oggi, 25 settembre 2014, Ivàn non farà più parte della famiglia Bauscia, perlomeno come "stipendiato" perché, ne siamo sicuri, il suo cuore sarà sempre nerazzurro.

mercoledì 24 settembre 2014

Le pagelle di Inter - Atalanta





LE PAGELLE

HANDANOVIC 6,5 - Poche parate, ma sempre presente. Qualche smanacciata di troppo nel secondo tempo, ma tutto sommato partita di ordinaria amministrazione.

RANOCCHIA 6,5 - Partita tenace del Capitano, non molla mai e non tira indietro la gamba in nessun contrasto. Non disdegna qualche sortita elegante palla al piede.

VIDIC 6,5 - L'episodio di Palermo è già acqua passata. Con la tempra del campione gioca una partita perfetta, non sbaglia praticamente nulla. C'è da dire che Bianchi prima e Denis poi, non strusciano palla.

Fair Play Finanziario: La UEFA "ammonisce" i nerazzurri


Secondo quanto riporta il quotidiano sportivo TuttosportInter e Roma sono entrate nel mirino dell'Uefa per il financial fair play, tanto che potrebbero presto ricevere da Nyon un "warning", una richiesta di spiegazioni visti i parametri non in regola rispetto a quanto prescritto dalle norme anti indebitamento introdotte dal massimo organismo calcistico europeo.

La situazione più complicata è quella del club nerazzurro che, nonostante gli sforzi, ha chiuso anche il bilancio al 30 giugno con un passivo di circa 85 milioni che verrà ratificato dall'assemblea dei soci di fine ottobre. Come previsto dal regolamento Uefa, il club, non avendo disputato le coppe nell'ultima stagione, non è entrato sotto la lente di ingrandimento di Nyon a giugno (quando sono state sanzionate 9 società tra cui Psg, Zenit e Manchester City), ma vi entrerà a novembre. Stesso discorso per Roma, Monaco e Liverpool (come evidenziato dal Times: i Reds rischierebbero di venire privati dei 9 milioni per la partecipazione alla Champions). All'Inter attendono la convocazione per il primo incontro a Nyon, ma le diplomazie sono da tempo al lavoro perché obiettivo del club nerazzurro è riuscire a rendere il più leggero possibile le sanzioni pecuniarie in arrivo ed evitare limitazioni in sede di compilazione lista Uefa (ridotta da 25 giocatori a 21), pena inflitta a Psg, City, Zenit, Rubin Kazan e Anzhi nonché il taglio dei ricavi e proventi dalla Uefa (che ha colpito Psg e City e, secondo il Times, rischierebbe il Liverpool). Per il primo periodo di monitoraggio, la perdita aggregata del club è stata di circa 67 milioni di euro, più dei 45 milioni consentiti. Il trend, a livello di passivo di bilancio, non è ancora cambiato e toccherà ai dirigenti dell'Inter spiegare quanto è stato messo in atto per ridurre i costi (in primis a livello ingaggi, passato da 170 milioni a 69). L'Inter altresì porterà come "attenuante" le prove in base a cui dal 2012 tutto è stato fatto per recepire le direttive del fair play finanziario. Meno critica la situazione che riguarda la Roma che comunque andrà pure lei incontro a una sanzione pecuniaria.

martedì 23 settembre 2014

Ausilio, rinnovo fino al 2017 e "belle sorprese"


E' tempo di rinnovi in casa Inter ed il primo è quello riguardante Piero Ausilio: Thohir, infatti, soddisfatto del suo operato da quando Marco Branca è stato allontanato, ha deciso di prolungargli il contratto che lo lega ai nostri colori fino al 2017.
Ai microfoni di Sky, inoltre, ha rilasciato dichiarazioni importanti riguardo la programmazione futura della squadra, dove la via da seguire è quella per tornare nel Gotha del calcio a giocarsi la Uefa Champions League.

lunedì 22 settembre 2014

Palermo-Inter 1-1: Interismi e Isterismi


Ci risiamo. Ci risiamo a commentare un post partita che lascia l'amaro in bocca come successo tante - troppe - volte anche la scorsa stagione e quello che il tifoso interista teme è che questo possa essere un remake della stagione appena passata, fatta di occasioni perse e di punti buttati al vento per colpa di decisioni arbitrali dubbie e di un gioco che latitava assai.

sabato 20 settembre 2014

Inter, assalto ad un giocatore in scadenza.


Lo abbiamo conosciuto durante la prima uscita in Europa League 2014\2015. Si tratta del centrocampista offensivo classe 1989, Yevhen Olehovyč Konopljanka del Dnipro e della nazionale ucraina.

Dalle voci che circolano, sembra che gli 007 nerazzurri lo abbiano inserito nei propri taccuini con priorità alta. Il suo attuale valore è stimato intorno ai 17 milioni di euro, cifra molto alta, ma attenzione alla situazione contrattuale con la squadra ucraina. Il giocatore, infatti, ha il contratto in scadenza giugno 2015 e non avrebbe l'intenzione di rinnovarlo per poter scegliere con più tranquillità la sua prossima destinazione potendo venir via dal Dnipro a parametro zero.
Ecco che in questa situazione, gli uomini di Thohir, potrebbero sferrare un attacco deciso per assicurarsi il giocatore per giugno, magari con la stessa efficacia con la quale venne bloccato a marzo 2014 Nemanja Vidic.

Dati del giocatore [transfermarkt]




venerdì 19 settembre 2014

Europa League: Dnipro - Inter 0-1, massimo risultato col minimo sforzo.


Ottimo esordio per l'Inter che torna in terra europea dopo il pit-stop durato una stagione e lo fa in terra ucraina, a Kiev, dove quattro anni fa iniziò quella lunga cavalcata verso la storica Tripletta [sì, TRIPLETTA, basta con 'sti termini importati dall'estero come "Treble", "Triplete" ecc.].
Non ci sono più i Mourinho, i Maicon, i Milito e gli Sneijder, ma c'è un gruppo, che dall'addio dei senatori, sembra essersi amalgamato meglio e a detta degli stessi, si è tutti più uniti per la causa nerazzurra. Forse Thohir non aveva così torto a lasciare andar via tutti gli eroi del 2010....

martedì 16 settembre 2014

Europa League: Dnipro - Inter, i 22 convocati



Tre portieri, otto difensori, otto centrocampisti e tre attaccanti per la prima del girone di Europa League a Kiev.

L'Inter farà il suo esordio stagionale in Europa League in quel di Kiev contro il Dnipro, squadra che già in passato diede dispiaceri a Mazzarri, quando il mister sedeva sulla panchina del Napoli.
Ventidue convocati nelle fila nerazzurre. Out Medel - espulso nell'ultima partita che fece in Europa col Siviglia - e Nagatomo per un piccolo affaticamento [non è comunque a rischio per la trasferta di Palermo di domenica sera]. Tornano, invece, tra i disponibili, Jonathan e Yann M'Vila.


Nike e Inter svelano la terza divisa 2014/2015


La nuova terza maglia dell’Inter sarà in vendita a partire dal 25 settembre su nike.com, store.inter.it; presso i Nike Store, SoloInterStore di Via Berchet 1 Milano e al San Siro Store

MILANO - In questa stagione l'Inter giocherà con una terza divisa caratterizzata dai colori tradizionali - nero e azzurro reinterpretati - e da un design completamente rinnovato. L'azzurro in due tonalità, più chiaro frontalmente e più scuro sul retro, invade completamente la maglia, i pantaloncini e i calzettoni. Una riga nera - dettaglio che riporta alla prima maglia - separa le due tonalità di azzurro. Le righe nere si estendono dal colletto, lungo entrambe le spalle e ciascun lato della maglia, dei calzoncini e giù fino ai calzettoni. Quando i giocatori sono in movimento, questa riga si muove accentuando il contorno dei loro corpi,  comunicando il senso della velocità.
"Abbiamo preso un modello di design tradizionale del calcio e vi abbiamo aggiunto un tocco di novità" ha detto Martin Lotti, Direttore Creativo Nike Global Football. "Volevamo utilizzare un colore vivace in modo che queste divise risultassero  più brillanti di notte  rispetto all'erba e sotto le luci dei riflettori. Quando il cielo è buio queste divise sembrano percorse da una carica elettrica, come se fossero alimentate da batterie, e forniscono un flash di colore in campo." La maglia presenta un design classico caratterizzato da un sofisticato collo a polo e una pattina a tre bottoni nella tonalità di blu più scuro. All'interno del collo è posta un'etichetta che riporta il messaggio 'Milano E' Solo Inter', realizzato con il tipico font introdotto dagli stendardi e dalle bandiere dei tifosi nerazzurri negli anni '70. Il nuovo kit è realizzato con la più innovativa tecnologia Nike in grado di garantire la miglior performance agli atleti e presenta elevati standard di ecosostenibilità. La nuova terza maglia dell'Inter sarà in vendita a partire dal 25 settembre su nike.com, store.inter.it; presso i Nike Store, SoloInterStore di Via Berchet 1 Milano, San Siro Store, ed altri negozi selezionati.


Fonte: Inter.it

domenica 14 settembre 2014

Inter - Sassuolo 7-0, dedicato a Squinzi.





"Spero che Zaza faccia due pallini all'Inter", così il patron del Sassuolo, Giorgio Squinzi, apriva la settimana in avvicinamento ad Inter-Sassuolo nella speranza di vedere la sua squadra vincere a San Siro, come da lui già sognato la scorsa stagione. Già, la scorsa stagione, eravamo più o meno a fine estate ed i nerazzurri si imposero con lo stesso punteggio di oggi, ma a domicilio degli emiliani. Diciamo che Squinzi non è propriamente Nostradamus o uno a cui affidare la propria sorte.
Domenica 14 settembre duemilaquattordici, l'Inter debutta in casa dopo la deludente trasferta di Torino che ha riaperto vecchie ferite e vecchi interrogativi sulle vere potenzialità di questa squadra. 

martedì 2 settembre 2014

Il "MercaThohir" dell'Inter



Il mercato estivo 2014 sarà il primo targato Erick Thohir dicevano i più esperti e così è stato. Positivamente parlando abbiamo potuto - finalmente - dare l'addio ad acquisti "pesanti" e senza senso di morattiana memoria inaugurando una nuova era, quella indonesiana, fatta di operazioni economicamente intelligenti e utili al progetto che si sta cercando di mettere in piedi. Negativamente parlando, l'ultimo giorno di mercato stride con tutto il buono che è stato fatto i mesi e i giorni precedenti al primo settembre, dove l'immobilismo della squadra mercato nerazzurra l'ha fatta da padrone. Servivano piccoli rintocchi per affrontare al meglio la stagione appena iniziata, per seguire alla lettera il diktat imposto da Thohir, quello di fare bene in Europa e cercare una qualificazione Champions che darebbe un ampio respiro alle nostre finanze.
Sarebbero serviti un difensore in più, che nelle rotazioni per le partite europee avrebbe potuto dare riposo ai titolari [e a un Vidic non più giovanotto] e una quarta punta per non farci trovare impreparati al doppio impegno guadagnato con tanta fatica la stagione passata e non ripetere gli errori di un paio d'anni fa, quando Stramaccioni, verso febbraio, rimase solamente con Rocchi unica punta date le defezioni di Milito prima e Cassano-Palacio poi che ci costarono scivoloni in classifica fino a farci finire la stagione al nono posto.