domenica 26 ottobre 2014

Cesena - Inte(R) 0-1


E' un'Inter incerottata quella che si presenta allo stadio Manuzzi di Cesena per affrontare i bianconeri allenati da Bisoli. L'ultimo a dover alzare bandiera bianca è stato Fredy Guarìn, che ieri, in extremis, ha dovuto chiamarsi fuori per un risentimento muscolare. Tante le assenze tra i nostri che rendono quasi obbligate le scelte di mister Mazzarri, chiamato a dare risposte sul campo ed invertire quel trend negativo che oramai ci fa compagnia da un mesetto buono. 
Sono le ore 17:55 e la partita sta per iniziare, fortunatamente, perché sull'altro canale satellitare stavo vedendo uno spettacolo raccapricciante, quello della Premier League, Manchester United - Chelsea: nulla in confronto al calcio champagne che vorrebbe farci vedere il nostro allenatore in Serie A! Ovviamente, sto scherzando.

giovedì 23 ottobre 2014

Post Mazzarri, ecco il nome che non t'aspetti!




Scaricato dal mondo del tifo interista, scaricato da Massimo Moratti dopo le recenti dichiarazioni, pare che il mister di San Vincenzo non goda nemmeno più delle grazie del Presidente Thohir. Da quanto ci risulta, in queste settimane, Ausilio ed il management interista hanno avuto mandato direttamente dal tycoon indonesiano, di sondare la disponibilità di un allenatore che fino ad oggi non era ancora emerso concretamente nella lista dei papabili in caso di divorzio da Mazzarri a fine stagione [cosa che al 99,9% avverrà].

domenica 19 ottobre 2014

Riecco la Pazza Inter: Pagelle di Inter - Napoli



HANDANOVIC 6: Qualche parata, ma alla fin dei conti non decisive. Raccoglie due pigne in fondo al sacco per colpa della solita difesa colabrodo. INCOLPEVOLE.

RANOCCHIA 5: La media tra il 7 della partita e il 3 per la rimessa letteralmente regalata dalla quale nasce l'1-0 di Callejon e la non chiusura sullo spagnolo in occasione del 2-1. Gioca una partita senza sbavature e  di gran temperamento, ma come spesso gli accade, arriva la disattenzione che pregiudica il risultato. DISATTENTO.

Prematch: Inter - Napoli, conta solo vincere



Vincere a tutti i costi, ecco cosa deve succedere questa sera allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro.
Vincere per allontanare quella crisi che ci sta risucchiando in un vortice pericoloso, vincere per sollevare il morale della squadra e soprattutto dei tifosi, vincere per voltare pagina e rimettere in piedi una stagione che sembra già compromessa alla settima di Campionato: questa sera non conterà nulla oltre ai tre punti.
Per una volta tutti i tifosi converranno che il bel gioco, la fluidità della manovra, la difesa arcigna, l'attacco devastante e tante altre belle cose questa sera conteranno zero, perché serve vincere, il come, per il momento, non ce ne frega.


lunedì 6 ottobre 2014

Rivoglio indietro la MIA Inter


<<Amore, stasera andiamo fuori a cena?>> mi chiese in maniera innocente e speranzosa la mia ragazza <<No! Sei pazza!? Stasera gioca l'Inter, facciamo un'altra volta>> risposi io con tanto di sguardo fulmineo. <<Ma, Matteo, ma, ma è agosto! Non c'è il Campionato.. >> aggiunse in tono sommesso con sguardo quasi rassegnato <<No, il Campionato è fermo, ma c'è l'amichevole contro il Culonia F.C. che mi guarderò grazie a qualche streaming sbilenco, lo sai anche tu, quando giocano i ragazzi, non ci sono per nessuno >>. <<Okay, va bene, facciamo un'altra volta>> concluse rassegnata. 
Questo è un estratto di vita quasi quotidiana, per farvi capire a che livello è il mio essere interista: una dolce malattia che negli anni ti porta a farti tatuare indelebilmente sulla pelle sia il nome della Beneamata sia la Coppa dei Campioni conquistata al Santiago Bernabeu di Madrid. Sono pazzo lo so, sono pazzo della mia Inter e non ci rinuncerei mai per nulla al mondo.

domenica 5 ottobre 2014

Fiorentina - Inter 3-0: RIDATECI L'INTER.


Ridatemi l'Inter, ridateci l'Inter, restituiteci la passione per questa squadra, perché francamente, ce la state togliendo, in tutti i modi possibili immaginabili.
Non c'è niente da dire, non c'è nulla da scrivere dopo un'altra batosta simile, se non RIDATEMI L'INTER. RIDATECI L'INTER. 

PREMATCH: Fiorentina-Inter, 90 minuti per il riscatto


Partita delicatissima quella di stasera allo stadio Artemio Franchi di Firenze: l'Inter è chiamata a dare risposte in Campionato dopo la batosta casalinga patita contro il Cagliari domenica scorsa e la non brillante prestazione - condita anche da tante critiche - contro gli azeri del Qarabag in Europa League.
Mazzarri nel prepartita ha messo sul tavolo il carico da novanta, emulando l'indimenticato Josè Mourinho ed il suo famoso rumore dei nemici. "Sì, da adesso siamo dentro a un fortino", risponde l'allenatore ad alcune domande dei giornalisti, "Dobbiamo isolarci da tutto e tutti, considerando che all’Inter le pressioni sono maggiori" e rincarando la dose aggiunge "Oggi sono meno sereno? Per voi la serenità è se vengo a fare il sorrisino finto in sala stampa, ma io sono sempre stato un allenatore antipatico perché sono serio. Con la vostra categoria a volte ho visto cose che non mi piacciono e l’ho sempre fatto, così. Se sento cose ingiuste reagisco, anche per caricare la squadra e caricare me stesso".

venerdì 3 ottobre 2014

UEFA Europa League: Inter - Qarabağ 2-0, vittoria sul "crampo"




MILANO - Prestazione prevedibile dopo la batosta patita dal Cagliari, non siamo ancora la squadra cazzuta che dopo uno sberlone scende in campo e si divora l'avversario. Questa sera la partita s'è svolta in un ambiente surreale, sembrava che il pubblico non aspettasse altro che una mezza sbavatura per travolgere di fischi e vomitare addosso tutta la rabbia dell'1-4 sulla squadra in campo. Capibile. L'umiliazione subita tre giorni fa è una ferita ancora aperta anche nei giocatori sul prato verde: il match inizia al piccolo trotto, l'Inter sembra ancora in bambola a distanza di 96 ore, ma piano piano guadagna il campo fino a trovare il vantaggio con un gran gol di D'Ambrosio, oramai abituato ad andare a segno nella competizione continentale.
Sembra il preludio ad una partita ricca di gol simil-Stjarnan, ma dopo la rete nella prima parte del primo tempo, il resto della frazione di gioco scorre via con la squadra che domina dal punto di vista territoriale, ma come al solito conclude poco e soprattutto male.


giovedì 2 ottobre 2014

Prematch: Inter - Qarabağ, l'inizio di un tour de force


Ecco cosa saranno i giorni avvenire. Già, la partita di domani sarà la prima di un tour de force che ci dirà chi siamo e a cosa potremo ambire.
Inserisco anche il Qarabag perché sulla carta sarebbe un impegno agevolissimo, ma dopo ciò che è successo domenica scorsa contro la banda zemaniana, di questa carta, io non mi fido più [non che mi fidassi in passato, però..]. Mi spiego: un impegno casalingo, contro una compagine molto al di sotto del nostro livello, dopo una lezione di calcio appena subita, è uno dei peggiori scenari che si potesse prospettare, perché se vinci hai fatto il minimo sindacale, ma se perdi sei morto. Ecco, in certi casi, al tifoso interista non basta nemmeno vincere, ma ripeto, dopo un fragoroso 1-4 casalingo, il Bauscia vuole stravincere. Chi lo va a spiegare al tifoso del primo anello arancio un primo
Agdam, la città fantasma
tempo chiuso sullo 0-0 contro il Futbol Klubu Qarabağ Ağdam [compagine azera originaria della città fantasma più grande d'Europa, Agdam, località devastata ai primi anni '90 dalla faida armeno-azera per la conquista della regione del Nagorno Karabakh]? Già mi immagino i primi mugugni se al quarto d'ora il risultato fosse ancora in parità e non a nostro favore, oppure i primi controlli di palla sbagliati che fanno imbestialire il signorotto distinto che frequenta il primo rosso [cose che succedevano persino con la Grande Inter di Mourinho, figuriamoci con quella modesta di Mazzarri]: ecco perché dico che domani sarà essenziale vincere e convincere per fare pace con il pubblico del Meazza, imbufalito e seccato per la figuraccia patita domenica pomeriggio. E poi proiettarsi immediatamente verso i prossimi importantissimi impegni.